Mi chiamo Ottavia Pedrocco, sono nata a Venezia, e dopo la maturità classica, come molti veneziani, sono andata a studiare oltre il ponte della Libertà, spinta anche dalla curiosità di vedere come ci si sentisse a vivere in una città in cui ci fosse più terra che acqua. Ho vissuto in vari luoghi, ho persino imparato a guidare, ma non mi sono mai sentita del tutto a casa lontana dalla laguna e dal suo labirinto di calli e canali.

Resami conto che il mio amore per Venezia non si era mai sopito, dopo la laurea in Legge mi sono iscritta alla Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Venezia, dove ho passato due anni splendidi a cercare di decifrare scritture di cancellieri della Repubblica, quasi vedendomeli passare davanti con le loro toghe e le braccia colme di pergamene. Nello stesso periodo, ho cominciato a lavorare come guida interna presso i Musei civici veneziani, cercando di dare vita con i miei racconti a quelle stesse stanze, teatro di storie spesso narrate nei documenti che avevo avuto la fortuna di avere tra le mani. Svolgo la mia attività sia nei percorsi museali permanenti che in occasione di mostre temporanee, sia con gruppi eterogenei che nella didattica museale, contribuendo anche alla stesura di percorsi e attività dedicate a bambini e ragazzi. Ho anche riscoperto la passione per il vetro, soprattutto contemporaneo, e quello per i tessuti artistici, settori ancora vivaci e profondamente insiti nello spirito della città. Conseguita l’abilitazione di guida turistica nel 2018, ho potuto ampliare gli spazi dei miei racconti anche all’esterno, tra le calli e sulle rive, potendo godere appieno di quel gioco di luci e ombre che è per me la più profonda essenza di questa città.