ITINERARIO DI GIOVANNA DI CATALDO
Giochi e Storie a Dorsoduro ...perché in fondo la vita è un gioco!
Questo percorso nasce come itinerario per bambini. Ben presto però ci siamo accorti che mamme, papà, zii e amici si divertono anche di più! Eh sì, perché da sempre Venezia è famosa per le sue feste, la sua spensieratezza, la musica… insomma, la capacità di godersi la vita! Nel Settecento si arrivava a celebrare il Carnevale per 6 mesi all’anno, e le feste erano tante e tali che gli altri 6 mesi servivano un po’ a riprendere le energie, e un po’ a preparare il Carnevale successivo. Teatro, commedie, concerti e spettacoli… Venezia è stata spesso definita un palcoscenico a cielo aperto, e la leggerezza e l’ironia con cui ancora oggi sappiamo sdrammatizzare le difficoltà della vita ci riportano direttamente alle commedie di Carlo Goldoni, o alle splendide, immortali Compagnie della Calza. Travestimenti, messaggi in codice, giochi di strategia ma anche gioco d’azzardo. Lo sapevate che il Casinò (o casino, secondo la pronuncia italiana) nasce proprio qui? Al Ridotto San Moisè, o Casino Dandolo. Oggi hotel Monaco & Gran Canal. C’erano giochi all’aperto, che diventavano spettacolo anche per chi non partecipava, e altri più segreti, che si svolgevano in veri e propri clubs privé: luoghi all’apparenza anonimi, o defilati rispetto alla via principale, ma splendidamente decorati con stucchi e affreschi al loro interno.
Proposta di itinerario
Dal punto di ritrovo (Piazzale Roma, Stazione o fermata del vaporetto di San Basilio), il tour si snoda tra le calli di Dorsoduro e Santa Croce, verso il giardino nascosto del Casino Zane, oggi centro di ricerca sulla Musica Romantica Francese, ieri luogo di gioco e sollazzo. Sbuchiamo in Campo San Stin, spesso gremito di bambini che giocano a mazza e pindolo o sfrecciano in monopattino… attenzione! L’itinerario si sviluppa poi tra la chiesa dei Frari e la Scuola Grande di San Rocco, per scoprire come i confratelli ingannavano il tempo in attesa delle riunioni… sicuramente non si perdevano in chiacchiere!
Scopriremo come le dame del ‘700 usavano la mosca, un neo artificiale che poteva essere applicato in diverse parti del volto a significare diversi messaggi.
Attraverseremo il Ponte dei Pugni, che a dispetto del nome era teatro di giochi e spettacoli, per poi raggiungere il noto squero di San Trovaso, dove il nostro percorso terminerà in bellezza con uno Spritz, o con un buon gelato da Nico.
Personalizzabile
Questo tour può essere personalizzato a seconda delle richieste.
Questo itinerario è proposto da:
Giovanna Di Cataldo – guida turistica
Abilitazioni: Italiano, Inglese, Francese
Tel: +393297037508
Email: giovanna.dicataldo@goguide.it
P.IVA: 04489430274
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